Lo stress è una componente naturale della nostra vita a cui non è possibile sottrarsi: spesso cerchiamo di evitarlo
creando delle barriere protettive che ci separano dalle esperienze della vita.
Sono infiniti gli schemi automatici con cui reagiamo allo stress nel tentativo di evitarlo: dal costante rimugino a proposito di qualche preoccupazione, al fantasticare di andare a vivere sull’isola dove siamo stati in vacanza due anni fa, dal semplice evitare un luogo o una persona all’utilizzo di alcool, dal digiuno forzato alla fame nervosa.
Spesso ci capita di trascorrere interi periodi come se avessimo in mente soltanto alcuni pensieri fissi: il lavoro, le preoccupazioni, il dolore, i problemi. Focalizzare la nostra attenzione solamente su questi elementi ci blocca in una condizione di perenne tensione, che comunemente viene chiamata stress.
La mente può diventare come un computer con troppe finestre aperte: ricordi, cose da fare, preoccupazioni.
Così cominceremo a sentirci agitati, esausti e delusi dalla vita, perdendoci anche quanto di piacevole abbiamo attorno.
Proprio come un computer possiamo andare in stand by o bloccarci del tutto.
Mindfulness significa imparare a tornare a una forma di attenzione diffusa, ancorata al presente, non giudicante, incline ad accogliere la realtà per come è. Osservando pensieri, emozioni e sensazioni per ciò che sono: semplici contenuti mentali.Permette in modo profondo di prendere consapevolezza dei nostri schemi automatici e di accedere a risposte creative maggiormente adattive e finora inaccessibili.

Devi imparare a navigare in ogni sorta di circostanze stressanti, non solo quando splende il sole e il vento soffia esattamente nella direzione che vuoi.
Il buon marinaio se è possibile, evita la tempesta ma se non è possibile evitarla e ci si trova in mezzo, sa come gestirla
Jon Kabat Zinn